Strane le coincidenze della vita.
Un'insieme di episodi che messi tutti insieme costituiscono la nostra
storia. Erano gli anni intorno al 2004 e il destino mi portò a conoscere
una delle zone più affascinanti e storiche della nostra Italia. Asolo, Cornuda
e il Monte Grappa. Ci passai qualche anno, macinai qualche migliaio di
km su quelle tratte e ammirai più di qualche volta l'orizzonte da San
Giorgio dopo aver suonato la campana posta
in vetta. A quei tempi l'ultra era una chimera e ci si "accontentava"
di correre la DueRocche in versione 21 km. Già a quei tempi (... e anche
prima) era un must della corsa del nord-est e un podista doveva
obbligatoriamente avere nel suo palmarest questa manifestazione. Il
percorso, con partenza e arrivo da Cornuda (Tv), si snodava interamente
nel sottobosco dei Colli Asolani con risalita finale alla Rocca del
paese trevigiano. In quegli anni la Rocca di Asolo non veniva
interessata dal passaggio delle migliaia di partecipanti e dentro di me
sentivo che questo stupendo appuntamento era come un'opera d'arte
incompiuta. Gli anni passarono e la vita fece il suo corso finché un bel
giorno vidi una nuova proposta per gli amanti delle lunghe corse in
natura; DueRocche Trail
48 km. A distanza di tempo era ora di ritornare a calpestare quei
sentieri che nel bene e nel male, come tutte le esperienze della vita,
mi hanno aiutato a crescere nel corpo e nella mente guardando con occhi
diversi il futuro senza dimenticare il passato.
Una voce roca
prestata al vento echeggiava come una sorta di richiamo di belle bestie
da corsa.
Era il 2014 e per la Due Rocche era nuova vita.
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